Il corpo mentale - parte I

Cos’è la mente? È il luogo, lo "spazio" dove accadono i pensieri, ma questi non sono la mente. Cosi come il "corpo astrale" non è un corpo, ma un’espressione che accenna a qualcosa, che circoscrive un fenomeno per fornirgli una cornice e renderlo cosi comprensibile al pensiero lineare, lo stesso vale anche per il "corpo mentale". Esso è lo spazio dove accade tutto, realtà esteriore compresa; questa, infatti, non è assoluta, ma completamente dipendente dalla percezione ed interpretazione che abbiamo di essa.
Un bambino di 6 anni percepisce un adulto come due volte più grande di lui, il che per un uomo sviluppato corrisponderebbe al rapportarsi con un individuo di tre metri circa. Nella sua semplicità, questo esempio aiuta a comprendere come il mondo esteriore dipenda interamente da noi, come esso non sia indipendente dall’individuo che percepisce.
Il modo in cui interpretiamo la realtà, inoltre, fa sì che essa appaia in un determinato modo. Ciò che pensiamo diventa realtà, distorce in continuazione la nostra visione del mondo; ad esempio, inconsciamente la maggior parte degli individui è convinta di essere confinati dentro un veicolo in carne ed ossa di un metro ed ottanta per settanta centimetri circa perciò, per loro, questa è la realtà.
Anche se può sembrare strano, il corpo mentale non ha nulla a che vedere con i pensieri conosciuti dagli uomini; questi, infatti, sono i cadaveri dei veri pensieri, che invece sono sempre compenetrati da qualche sensazione o immagine, ovvero dotati di contenuto. Dietro questa modalità di pensare ne esiste un altra, il pensare per idee.

Cos’è un idea? Detto in maniera concreta e tangibile, è un qualcosa che ci colpisce fulmineamente, in seguito o anche contemporaneamente le sopraggiunge una sensazione o un immagine, e solo allora questa viene elaborata dal pensiero lineare, che funziona con una velocità molto più lenta. Tutto ciò che ci circonda, prima o poi si è trovato allo stato di idea, di archetipo. Non esiste soggetto o oggetto nell’universo che nel suo stato primordiale non abbia attraversato il livello dell’idea. Ogni persona all’inizio, non era che un’idea di due individui dai quali, volenti o nolenti, è stata poi concepita (da notare, infatti, come nell’ autentico senso della parola ci si riferisca alla concezione tanto fisica quanto mentale), ogni automobile è stata ideata da qualche ingegnere, ogni albero è un frutto di una mente più grande di quella umana.
Per chi non abbia sperimentato il corpo mentale, il fatto che il mondo esteriore non sia separato da noi ma che risulti inestricabilmente connesso alla nostra individualità, risulta incomprensibile; è molto diverso avere soltanto l’informazione di questo stato di cose o averlo sperimentato sulla propria pelle – mentale, una pelle che può estendersi per molte centinaia di metri.
Nell’arte cristiana antica il corpo mentale veniva raffigurato con un’aureola dorata intorno alla testa, simbolo per eccellenza, e lo indicavano come "corpo spirituale", mentre nella tradizione indiana ci si riferiva ad esso chiamandolo "illuminazione"; infatti, in questo stato è un po’ come avere la luce di una lampada da trecento watt accesa dentro e fuori la testa, fatto del quale molti posseggono l’informazione senza averne esperienza alcuna. Chi ne ha avuto un assaggio, ma soprattutto chi ha cristallizzato completamente questo "corpo" conosce spesso numerose cose come senza saperle, in quanto riceve le idee di un dato argomento o, posto in altra maniera, ne viene ispirato grazie al respiro ed allo spirito, essendo tutti e tre strettamente connessi.