Il corpo causale o divino
Un ulteriore "corpo" che l’uomo ha la possibilità di sviluppare, è il cosiddetto "corpo divino" o "causale", fonte di molte fantasticherie, in quanto spesso associato del tutto astrattamente, alla reincarnazione, a vite precedenti e simili, non accorgendosi di come già nella vita presente tutto si ripeta sempre, gli stessi schemi comportamentali, le stesse situazioni, gli stessi tipi di persone sotto forme appena differenti e via dicendo. Alcuni, poi, in seguito ad un bel sogno diurno o notturno nel quale si impersona qualcuno di importante, come Cleopatra, Carlo Magno o Giovanna d’arco, credono poi di essere stati, nella vita precedente, proprio questi personaggi.
La dottrina della "reincarnazione" proviene da fonti antichissime, poco adatte alla nostra epoca, considerato che il modo di pensare e sentire degli uomini è mutato drasticamente rispetto a quel remoto passato; inoltre, spesso, tali dottrine sono incomplete e del tutto frammentarie.
Domandiamoci, però: cosa significa "reincarnazione"? Chi si reincarna? Sicuramente non sarà la personalità con la quale la maggioranza delle persone è identificata. Questa sparisce immediatamente con la morte del corpo fisico. Ciò che si "reincarna
" è una scintilla divina del tutto impersonale, che pochissimi hanno il privilegio di sperimentare direttamente. Essa prosegue il suo percorso attraverso l’eternità, un periodo di tempo talmente lungo, da poter essere definito tale dall’uomo. È una specie di "distillazione" attraverso gli eoni di tempo, al fine di contribuire al mantenimento generale dell’universo (questa espressione verrà spiegata in futuro; chi dovesse essere interessato, può contattarci QUI).

L’"incarnazione", invece, è un fenomeno molto raro a questi livelli di sviluppo, almeno che qualcuno non decida (e non lo si fa con il pensiero, ma con tutt’altri mezzi) di tornare nella sfera terrestre.
Va detto che ai giorni nostri e quelli precedenti, pochissimi sono stati in grado di sviluppare il suddetto corpo, ma dato che oggi tutto tende all’astrazione, all’allontanamento dal concreto, quasi nessuno sa che prima di poter fissare o cristallizzare un "corpo causale", è necessario sviluppare un corpo mentale, e prima di questo occorre avere una vita interiore attiva, un corpo naturale (non carnale, che sarebbe il corpo fisico), cioè un corpo astrale. Finché non si è in grado di guidare un Alfa Romeo, come si pretende di poter partecipare alle acrobazie aeree? In altre parole, finché non si conoscono le "leve" per modificare uno stato d’animo, un fastidio o qualcosa di simile, è irrealizzabile sollevarsi definitivamente in volo.
Rendere comprensibile il fenomeno del "corpo divino" è pressoché impossibile, data la mancanza di parole nei linguaggi odierni. Potremmo aiutarci con un paragone: immaginiamo di avere tre pellicole; una nera, con la quale vengono stampate le foto dei raggi X, una colorata (scegli il colore che preferisci) ed una trasparente; dietro questi tre strati è posta una lampada. La lampada corrisponde alla scintilla divina, il foglio trasparente al corpo mentale, quello colorato al corpo astrale, colorato in base alle proprie inclinazioni, caratteristiche e via dicendo, ed infine quella nera, che rappresenta il corpo fisico. Per ogni foglio che viene tolto, la lampada appare più luminosa a chi si trova davanti ai fogli.
Infine, in questa sezione possiamo aggiungere un utile esercizio: si provi a rivivere alla fine di ogni giornata gli avvenimenti di questa, ma a ritroso, incominciando dunque con l’ultimo atto eseguito prima di coricarsi, per poi proseguire fino all’inizio della giornata. Ovviamente, come con tutto si desidera realmente imparare, occorre una certa costanza nel corso del tempo.