Il mondo dell’illusione
Da alcuni chiamato anche "la regione sottoterra", è il "luogo" dove dal punto di vista obiettivo ha sede tutto ciò che esprime potenza e forza, ma che nell’uomo sfocia spesso in aggressività, violenza e altro ancora. È il regno dal quale provengono entità come l’uranio, il plutonio e il petrolio (il cui colore è nero), tutto ciò che possiede in sé le caratteristiche della potenza, se elaborato attraverso i giusti processi, alchemici e non. Già gli antichi egiziani ed indiani erano a conoscenza della radioattività, della quale facevano uso. Comunque, esso comprende ogni tipo di minerale; questi si trovano tuttavia più vicino al confine con il nostro mondo.
A prima vista potrebbe sembrare strano scrivere di minerali ed elementi radioattivi in una pagina riguardante i famosi "mondi bassi"; ma essi condividono le stesse regioni popolate da temute forze ed entità, sebbene a livelli differenti. Che dire di una bomba atomica, uguale se non superiore alla più terribile delle maledizioni, entrambi capace di avvelenare e deformare qualsiasi tipo di vita? O dell’oro, che nella sua forma odierna è diventato denaro in forma cartacea e virtuale, modalità di pagamento e scambio di merci? In antichità ci si riferiva ad esso come al dio Mammona, padrone di innumerevoli ferventi fedeli che lo adorano e farebbero qualunque cose per lui, pensando di possederlo quando è vero il contrario.
Non è il caso di utilizzare concetti come "bene" e "male": al di là del significato comune, una delle poche possibili definizioni del primo è "comprensione", "sforzo interiore per com-prendere (prendere con sé) a tutti i livelli e piani", del secondo "distruggere dentro e fuori di sé la vita sotto qualsiasi forma, a causa del proprio egoismo e dei desideri personali", oppure semplicemente "stupidità".
È da questo mondo "basso" che l’uomo – come tutta la vita qui sulla terra – attinge le proprie forze durante il sonno per affrontare una nuova giornata in piena forma. Senza di esso egli non sarebbe che una nuvola gassosa, senza possibilità di espressione terrestre. Il pericolo nasce quando prevale uno o l’altro mondo, ovviamente se ci si riferisce alle singole entità, dato che nell’universo considerato complessivamente tutto è sempre in equilibrio. Se prevale il mondo sub-terreno, le conseguenze per gli esseri sono oscurità e morte, mentre per quanto riguarda l’essere umano si può osservare confusione ed oscurità della mente, del cuore, delle azioni e, soprattutto, della coscienza. Accade di non accorgersi di essere in tale stato, anzi spesso è equivocato con chiarezza e lucidità.

Ne fanno parte anche la tecnologia e la tecnica in generale, che da un lato rendono la vita più facile al uomo, dall’altro lo rendono più meccanico; egli diventa simile ad un automa vagante, sia interiormente che nelle manifestazioni esteriori. Ciò non significa che bisogna tornare a vivere nelle caverne, ma che è necessario imparare a conciliare ciò che sta in alto con ciò che sta in basso; pratica ancora allo stato embrionale nelle masse, com’è possibile osservare nella quotidianità. L’uomo possiede la tendenza innata a lasciarsi coccolare e viziare, cede senza ritegno a questa vita troppo facile senza alcuno sforzo interiore – in certi casi anche esteriore – ciò ha come conseguenza che la tensione debba essere prodotta in automatico da agenti esterni, dato che tutto nel universo e nella natura tende sempre all’equilibrio.
La tecnologia aiuta l’essere umano a pensare più rapidamente e per immagini, cosa che, come tutto, risulta essere un arma a doppio taglio; dal punto di vista dell’evoluzione cosmica, è richiesto che in questi secoli si cambi modalità di pensare, ovvero che si impari a pensare per immagini; questo accadrà comunque, l’unica scelta che si pone all’uomo è di farlo coscientemente, con l’aiuto di particolari sforzi ed esercizi interiori, oppure abbandonandosi ad entità che agiscono su di lui tramite quel mondo danzante che molte persone hanno quotidianamente davanti ad uno schermo qualsiasi.
La tecnologia sfrutta lo stesso principio fondamentale di cui usufruisce la natura per animare la vita: l’elettricità, la differenza è che il primo tipo di energia elettrica è senza vita interiore, è morta, ed un’esposizione intensa e prolungata può distruggere tutto ciò che ha davanti.
Ma questo non ha nulla a che vedere con il signor Belzebù, di sicuro non è "colpa sua"; la responsabilità è propria dell’uomo, immerso in sogni che crede siano la realtà.
Avremo potuto affrontare la spiegazione degli stessi fenomeni da un punto di vista completamente diverso, più "magico" o in maniera "new-age", ma avremmo probabilmente contribuito ad alimentare la già sovraccarica fantasia di alcuni internauti. Infine, ci è possibile toccare in questo luogo virtuale argomenti simili al presente soltanto in modo molto superficiale, per lo spazio a disposizione e per la delicatezza di alcune nozioni, spesso malintese a causa dell’ignoranza – altro non è che il non conoscere determinate informazioni e/o fatti.